Il teatro per passione
Storia
La UILT Piemonte, fondata da Giuseppe Costantino, Mauro Coppo e Maria Teresa Camera, nasce il 21 febbraio 1995.
Questi i Presidenti che si sono succeduti negli anni:
Giuseppe Costantino
dal 1995 al 03-2004
Anna Zamuner
dal 03-2004 al 03-2006
Alba Alabiso
dal 03-2006 al 05-2015
Guido Foglietta
dal 05-2015 al 03-2021
Rina Amato
dal 03-2021
Silvestro Castellana
Presidente onorario dal 05-2015
Il 3 ottobre 1977, fortemente motivati dalla crescente insofferenza verso una concezione dopolavoristica del “fare teatro”, alcuni esponenti della Società Italiana Autori Drammatici (Ruggero Jacobbi, Alessandro Brissoni, Aldo Nicolaj, Giorgio Prosperi, Mario Moretti) e i Direttori di alcune Compagnie teatrali (Fabrizio Rafanelli del G.A.D. Città di Pistoia, Ugo Giannangeli della Compagnia “Oreste Calabresi” di Macerata, Silvio Manini della Compagnia Stabile Monzese, Alessandro Nisivoccia del Teatro Popolare Salernitano) decisero di costituire l’Unione Italiana Libero Teatro.
Lo scopo primario della federazione fu individuato nell’opera di sganciamento del teatro di base dal ghetto dopolavoristico. Più in generale, “convinti che il teatro spontaneo debba essere un importante momento per la sperimentazione e per la ricerca alternativa al teatro ufficiale”, i soci fondatori delinearono una linea culturale che sintetizzarono in una serie di punti programmatici, che citiamo pressoché alla lettera:
- la realizzazione di spettacoli che tengano conto della drammaturgia italiana d’oggi;
- la rilettura e l’adattamento dei testi classici;
- il teatro dialettale inteso come recupero linguistico della cultura popolare;
- l’istituzione di scuole di teatro che mettano l’attore dilettante in condizione di acquisire una discreta cultura teatrale e una sicura professionalità;
- la promozione di incontri, seminari, corsi tecnico-artistici che aiutino la crescita delle Compagnie;
- il sostegno a tutte le espressioni del teatro: immagine, danza, gestuale, di figura, ecc….
- il radicamento del teatro nel territorio, realizzando i nostri spettacoli soprattutto nelle zone non servite dalle Compagnie di professionisti.
La proposta era (ed è) rivolta alle Compagnie che considerano il “fare teatro” un momento di creatività, di diversificazione, di sperimentazione, insomma di crescita culturale ed artistica, piuttosto che mera esibizione che imita pedissequamente il teatro professionistico. Si tratta, quindi, di Compagnie formate da attori non professionisti, volontari che non percepiscono compensi per le loro prestazioni, ma che svolgono (oltre il loro orario di lavoro) una regolare attività teatrale, di studio, di ricerca, di formazione artistica e tecnica, di produzione.
Queste Compagnie sono oggi pressoché le uniche ad agire in particolari situazioni territoriali, zone difficili, di confine, nelle scuole, nelle carceri e negli ospedali, privilegiando in molti casi la drammaturgia italiana contemporanea e il teatro dialettale e delle etnie.
“Le Compagnie che più stimo e più mi sono care sono aggregazioni di persone che, nella vita, svolgono attività di lavoro e studio e che dedicano al teatro il loro tempo libero. Questi gruppi sono, anzitutto, sodalizi straordinari sul piano sociale ed umano perché vivono e si fondano sull’amicizia; consentono a persone diverse di ‘stare insieme’, di dialogare per poi svolgere – con fatica, ma soprattutto con gioia e divertimento – una libera attività scenica”. (Eva Franchi)
Nel periodo che va dal 1993 al 2019, le Compagnie iscritte all’Unione sono enormemente aumentate. Il blocco delle attività causato dal Covid ha ridotto le affiliazioni, ma con la ripresa iniziata nel 2021 la situazione si è gradatamente normalizzata. Ad oggi, nel 2023, con 86 Compagnie, il Piemonte è tra le prime Regioni italiane per numero di Compagnie iscritte alla UILT.
Con un simile numero di Compagnie iscritte, distribuite su tutto il territorio nazionale, possiamo affermare di avere con noi le più svariate tipologie di teatranti. Ci sono gruppi e associazioni che lavorano con i giovani, i bambini, i diversamente abili; altre che gestiscono spazi teatrali; filodrammatiche di antica tradizione e gruppi di sperimentazione e teatro di ricerca; e poi teatro dialettale, cabaret, teatro-danza, musical, burattinai… ed anche Compagnie che nascono per portare in scena un unico spettacolo e poi, forse, continuano.
Una Compagnia, in fondo, è una bottega d’arte e coloro che ne fanno parte sono gli artigiani del teatro. L’artigiano conosce la sua “arte” e cerca di usarla al meglio, senza sciupare nulla, ed impara, strada facendo, tutti i trucchi del mestiere. L’artigiano è l’espressione di quella società popolare fatta di rapporti fra le persone, di conoscenze, di amicizie… dove a volte nascono anche i contrasti, ma che è sempre viva e attiva. Nella bottega dell’artigiano passa il mondo, ed ogni giorno egli si confronta con una varia umanità.
La UILT Piemonte è iscritta al RUNTS Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (in qualità di articolazione territoriale e circolo affiliato U.I.L.T. – Unione Italiana Libero Teatro iscritta con il n. 84 al Registro predetto, D.D.G. N. 714 del 23 dicembre 2021).
Il Comitato esecutivo eletto per il quadriennio 2023-2027 è caratterizzato da una forte presenza femminile: Presidente, Vice Presidente, Segretaria e tre Consigliere sono donne.
Il Comitato Esecutivo ama definirsi una “casa di vetro” aperta, da dove osservare cosa succede “al di fuori”, dove attrarre una pluralità di informazioni per rispondere alle esigenze delle Compagnie e dei singoli Soci. Una “casa di vetro” aperta per permettere a tutti i Soci di vedere quello che accade “al suo interno”.
Giuseppe Costantino, uno dei fondatori di UILT Piemonte
Scrivo qualche ricordo sulla nascita della UILT Piemonte in considerazione del fatto che ne sono stato il fondatore nel lontano 1995.
E accetto di buon grado perché mi riportano alla mente anni in cui il fare teatro era per me veramente una gioia, potermi dedicare in tutte le ore libere dal lavoro, insieme a mia moglie Chiara che condivideva la mia stessa passione, quella che consideravamo l’essenza della nostra vita.
Formati all’inizio degli anni ottanta alla scuola d’arte drammatica “I Pochi” di Alessandria e successivamente alla scuola del Teatro delle Dieci di Torino, fondammo nel 1986 la nostra Compagnia Teatrale “Nuovo Palcoscenico” a Casale Monferrato iscrivendoci nel contempo, da subito, alla UILT soprattutto per adempiere alle note incombenze relative all’assicurazione e ai risvolti burocratici, oneri per tutte le compagnie amatoriali.
Ebbi modo di conoscere, nel gennaio 1993 nel corso di un incontro promosso a Novi Ligure per le Compagnie teatrali amatoriali, il compianto Silvio Manini, uno dei fondatori della UILT.
Si parlò della necessità di sviluppare attraverso “l’Unionismo” il teatro amatoriale garantendo una rete di servizi che potessero agevolare il lavoro delle compagnie e la possibilità di creare una circuitazione delle stesse, si parlò di teatro di base e teatro di ricerca come modo alternativo al fare teatro dopolavoristico.
Questi discorsi che condividevamo appieno, uniti al calore e alla passione di Silvio, ci indussero a partecipare all’Assemblea Nazionale di Riccione del marzo 1993.
La realtà che si prospettò a Riccione fu allarmante e stimolante nello stesso tempo. Venni a sapere della catastrofica situazione in cui versava l’Unione sia da un punto di vista finanziario (debiti accumulati nella precedente gestione causa mancati finanziamenti del Ministero, promessi e non mantenuti), sia gestionale (poche decine le Compagnie iscritte).
Ma nonostante questa drammatica situazione il “folle” manipolo di persone presenti, tra cui mi preme ricordare oltre Silvio anche Stefano Cavedon (sua creazione il primo vademecum giuridico-legale per le Compagnie) era più che mai intenzionato a riavviare con rinnovato slancio la UILT, creata il 3 ottobre 1977 da uomini indimenticabili come Ruggero Jacobbi, Aldo Nicolaj, Giorgio Prosperi, tanto per citarne alcuni.
Proprio in quell’Assemblea con l’intento di rinnovare seriamente e ringiovanire il Consiglio Direttivo nazionale, mi ritrovai, “non si sa come”, eletto come membro del Direttivo stesso.
Responsabilità enorme che accettai con incosciente coraggio. Il primo mandato del Consiglio Direttivo fu quello di lavorare sui territori di nostra competenza per arrivare alla creazione di strutture regionali della UILT con lo scopo evidente di ramificarci sul territorio e diffondere i contenuti e i valori dell’Unione: compito immane!
Cominciò subito da parte mia, con vivo entusiasmo, un’opera di proselitismo sia sul territorio alessandrino che su quello regionale con grande difficoltà in considerazione dello sviluppo che aveva, all’epoca, l’altra Federazione, la FITA, e soprattutto la scarsa considerazione delle varie realtà teatrali nei confronti dell’associazionismo e dell’unionismo.
Nonostante ciò riuscimmo in un primo momento a costituire la UILT Alessandria, e dopo pochi mesi, nel 1995, la UILT Piemonte. Furono due anni (dal congresso di Riccione del 1993) intensi ma assai stimolanti durante i quali ebbi la fortuna di conoscere e apprezzare tante realtà teatrali piemontesi ricche di risorse umane e professionali, che mi permisero di adempiere con enorme soddisfazione al programma che in sede nazionale ci eravamo proposti.
A queste Compagnie va il mio grazie, come ovviamente all’Unione che ha scommesso su di me in quel lontano 1993!
Ad maiora semper!
Giuseppe
Atto Costitutivo UILT Alessandria 21 febbraio 1995