23-24-25-26 novembre 2023
SULLE ORME DI PETER BROOK
CENTRO DI RICERCA ED INNOVAZIONE DI TEATRALE ITINERANTE
Fossano (CN)
Fossano, nello scorso mese di novembre, ha ospitato un evento legato ad un progetto sostenuto dal Ministero della Cultura e promosso dal Teatro Hamlet. La Residenza creativa U.I.L.T. de La Corte dei Folli Aps con sede in Città, in collaborazione con UILT Piemonte Aps, è stata la sola ed unica tappa piemontese.
Il Progetto/Evento è stato articolato su una quattro giorni che comprendeva: un workshop con il Maestro Mamadou Dioume al quale hanno partecipato 21 soci UILT Piemonte Aps e 2 uditori, una conferenza “Il Mahabharata” e lo spettacolo “IL QUARTO VUOTO” scritto e diretto da Gina Merulla del Teatro Hamlet di Roma, con Sabrina Biagioli, Fabrizio Ferrari, Massimo Secondi e lo stesso Mamadou Dioume.
Lo stage/workshop è stato un vero e intimo viaggio nel quale Mamadou ha preso letteralmente per mano i partecipanti e li ha condotti all’esplorazione di terreni assai vicini, eppure così lontani. Quelli che ognuno di noi serba all’interno del proprio essere e che non sempre palesa ed esplora.
Per comprendere il significato del lavoro svolto in questi giorni fossanesi, abbiamo chiesto ai partecipanti di mandarci le loro considerazioni sull’esperienza vissuta
“Quattro giornate intense di ascolto creativo e di grandi emozioni. Non sempre la ricerca individuale è riuscita a non scontrarsi con il Maestro e alla fine siamo riusciti a comprendere le provocazioni finalizzate al solo liberare i propri nodi.
Riuscire a cadere e rialzarsi insieme con la consapevolezza del gruppo.
Il sentire e il sentirci, bello, emozionante e sconcertante.
Chi sono, con chi sono e dove sono: da oggi un’avventura nuova si apre davanti a noi.
Con qualche nodo in meno e con tanto respiro in più!”.
“Che esperienza! Non solo siamo sopravvissuti, ma ne siamo usciti più vivi che mai!
Mamadou, un grande Maestro, un’icona, è riuscito a “scuoterci”, a volte anche molto bruscamente, con l’unico obiettivo di farci capire che con la consapevolezza di sé (del proprio corpo, del respiro), con la volontà e la determinazione, si possono e si devono superare i propri limiti per raggiungere obiettivi impensabili aprendo ad un mondo emozionale immenso.
Quattro giorni intensi, alla ricerca del nostro “io” nel grembo materno, del nostro bambino interiore, delle nostre radici, il tutto nella semplicità e nella spontaneità, sempre nella verità, destrutturando movimento e pensiero. Un tempo condiviso intensamente.
Ventidue persone, accompagnate sapientemente da Mamadou, sono diventate “un solo corpo, in un unico respiro”.
“Avevo sentito parlare molto bene di Mamadou e lo seguivo sui social e finalmente ho vissuto questa esperienza. Un leader carismatico che ti trasporta nella magia e filosofia del teatro. Sarebbe molto bello poter studiare un monologo di Shakespeare con lui. Grazie a voi che avete organizzato questo laboratorio”.
“…il teatro… racchiude tutte le arti… pittura…musica… danza… architettura… tutto è lì…
Sono niente io…Ha!.. cibo per i vermi… devo accettarlo!..
Lasciatevi andare…È difficile lo so… faticoso… lasciatevi andare… non trattenete Ha! No ben educati!… Siate voi stessi! Basta cliché! Non voglio vedere cliché…Ha!!!… Creativi! Tornate al primitivo! …Passa oltre il bastone…così… e…tac! sei oltre! stupisciti come un bambino…e cerca altro subito! lasciate uscire la voce …punta la lingua contro i denti così! Non devi apparire! Ha! Siate voi stessi…Sii te stesso! “.
“Una bellissima ed emozionante esperienza che ha lasciato qualcosa in ognuno di noi, stimolandoci ad andare oltre le nostre difficoltà e a sperimentare senza porsi dei limiti e usando l’istinto. Sicuramente un lavoro che sarebbe bello approfondire. Grazie a Mamadou, al teatro Hamlet, alla Corte dei Folli e a tutti coloro con cui ho avuto il piacere di condividere queste giornate”.
“Mamadou mi ha letteralmente spiazzato. Ci ha proposto esercizi per stimolarci, per provocarci, per farci scoprire cose. Ricerca pura senza confini. Difficile per me, spiazzante, ma respiri libertà”.
Senza dubbio una forte esperienza, da ripetere assolutamente.
Grazie a Mamadou, al Teatro Hamlet, a La Corte dei folli, alla Uilt Piemonte e a tutto il gruppo.
Mamadou Dioume – Attore e Collaboratore di Peter Brook
Negli anni ’80 inizia un sodalizio artistico con Peter Brook che lo invita ad interpretare Bhima, il figlio del vento dalla forza prodigiosa, nel “Mahabharata”. Interpreterà questo ruolo sia in francese sia in inglese durante la tournée teatrale mondiale durata fino al 1988. Dopo il lavoro teatrale, gli viene proposto lo stesso ruolo per la versione cinematografica nel settembre 1988. Continua poi il suo sodalizio artistico con Peter Brook e la compagnia CICT, interpretando altre opere, tra le quali “La Tragèdie de Carmen”, “Woza Albert”, “La Tempète”. Con questi spettacoli inizia una tournée mondiale che dura fino al 2004. Prende parte a numerose produzioni cinematografiche in Francia e in Italia tra le quali “The Tempest” di Julie Taymor, “Iago” di V. De Biasi e “Il Mistero di Dante” di Louis Nero. Torna sulle scene nel 2015 con “Frammenti da Cechov” per la regia di Gina Merulla interpretando “Il Canto del Cigno” mentre nel 2016 impersona il Nero in “The Sunset Limited” accanto a Jean Paul Denizon e “Othello” presso il Teatro Civico di Vercelli. Nel 2017 interpreta Zakea in “APARTHEID” scritto e diretto da Gina Merulla. Nel 2019 interpreta “Il Quarto Vuoto” diretto ancora una volta da Gina Merulla.
Nel 2021 vince il Premio Vincenzo Crocitti International e intraprende una tournée nazionale con il suo “Edipo a Colono” nei più importanti Teatri greci e romani e aree archeologiche d’Italia fra cui La Prima Nazionale al Teatro Greco di Segesta nonché Teatro Romano di Ferento, Teatro Romano di Volterra, Anfiteatro di Alba Fucens, Anfiteatro Romano di Sutri, Teatro Greco di Palazzolo Acreide e Teatro Greco di Eraclea Minoa.