FRANCESCO FACCIOLLI AL TEATRO BLU

“Nè noi, nè gli altri: il corpo, la maschera, la scena”
6, 7 e 8 ottobre 2023

Workshop sulla Commedia dell’Arte, tenuto da Francesco Facciolli, attore e regista, fondatore del Teatro dei Picari, che da diversi anni è anche docente di Commedia dell’Arte al Festival Mondiale del Teatro di Montecarlo.
Un’occasione imperdibile, non solo per attori e attrici ed operatori del settore, di poter conoscere ed imparare le tecniche di uno dei momenti più alti del teatro italiano.

Orari:
venerdì 6 ottobre: 21-23
sabato 7 ottobre: 10 – 13 / 14:30 – 18:30
domenica 8 ottobre: 10 -13
Costo 150 euro

riduzioni:

120 Eur per iscritti Uilt Piemonte

135 Eur A.C.Mr Brown

Info e prenotazioni al 3480430201

Oltre al workshop, Francesco Facciolli si esibirà sul palco del Teatro Blu sabato sera con la conferenza spettacolo “Pulcinella e compagnia bella” un viaggio tra le maschere e i loro corpi, tra i gesti e i sentimenti dei principali personaggi della Commedia dell’Arte: ogni personaggio una maschera, ogni maschera un corpo, ogni corpo un gesto, ogni gesto un movimento, ogni movimento un ritmo, ogni ritmo una danza, ogni danza un respiro.

Il magnifico con il suo Zanni, le servette e gli Amorosi, Arlecchino e il Dottore, il mirabolante Capitano e il metamorfico Pulcinella: questa la “Compagnia bella” che questa conferenza-spettacolo presenta in un viaggio comico e poetico, ma rigoroso e documentato tra le maschere della Commedia
dell’Arte.

Alla domanda: “Perché un laboratorio sulla Commedia dell’Arte“? E „Che cos’è la Commedia dell’Arte e cosa rappresenta per l’attore oggi?”
Francesco risponde:”Lavorare sulla Commedia dell’Arte non significa fare una operazione di recupero o di storia del teatro. Lavorare sulla Commedia dell’Arte significa lavorare sull’attore.
Tutti i grandi maestri del ‘900 hanno sottolineato l’importanza per l’attore contemporaneo di conoscere e misurarsi con questo mondo.
I canovacci, i lazzi, lo studio dei tipi e l’uso della maschera, rappresentano una palestra fondamentale, la sua disciplina, ferrea e precisa fatta di una fisicità elementare ma dura, si coniuga con un senso di libertà e di coscienza di sé che aprono all’attore orizzonti di indipendenza e di creatività.
Lo sforzo che si fa a limitare il proprio corpo in precisi movimenti, in particolari posture, restituisce all’attore una consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Nella Commedia dell’Arte ogni carattere è un preciso schema corporeo.
Una mappa di sentimenti e impulsi che la maschera sul volto poi riassume ed enfatizza perché la maschera non cela ma svela.
Il laboratorio offre una conoscenza dei principali caratteri, della loro espressività, della loro voce e del loro stare in scena. Aprendo così delle finestre di possibilità, dei dubbi, degli stimoli sulla concezione che ognuno ha di sé e del proprio essere attore”.

 

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Autore della News

Cristina Viglietta

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