Morte accidentale di un anarchico

di Dario Fo e Franca Rame
Regia Claudio Destino e Federica Tucci

Nel 1921 un emigrante italiano <<volò>> fuori da una finestra del palazzo della polizia di New York: è questo l’episodio inventato che ispirò “Morte accidentale di un anarchico”. La commedia comincia nella stanza di una questura, dove il Commissario Bertozzo minaccia di arrestare un personaggio che si rivela essere un Matto, filo conduttore e motore di tutta l’opera, il quale genera una situazione di buffi equivoci con l’entrata in scena dei personaggi del Questore, del Commissario Sportivo – trasposizione di Luigi Calabresi – e infine della Giornalista.
La <<morte accidentale>> a cui allude ironicamente il titolo è quella, invece, dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato il 15 Dicembre 1969 dalla finestra del quarto piano della questura di Milano, nel corso dell’interrogatorio per la strage di Piazza Fontana, uno degli episodi più controversi della storia italiana del dopoguerra. Le circostanze della morte, inizialmente non chiare, furono poi archiviate come un caso di <<malore attivo>>. Ma, il grande potere dell’opera di Dario Fo e Franca Rame possiede ancora oggi la capacità, attraverso il “riso”, di fare luce su temi che sono e saranno sempre attuali.
Morte accidentale di un anarchico è una delle commedie più conosciute di Dario Fo, rappresentata per la prima volta il 5 dicembre 1970 a Varese da Fo e il suo gruppo teatrale “La Comune”. L’opera nacque e si sviluppò grazie a materiali reperiti da Dario Fo e Franca Rame (verbali dei processi, articoli di stampa, interviste) e cambiò forma man mano che nuove notizie contribuivano all’approfondimento sul caso Pinelli: fu così che dal 1970 al 1973 si ebbero tre stesure del lavoro.

e-mail: eleftheria.teatro@gmail.com
WhatsApp e/o SMS al numero 340 789 6306

La posizione sulla Mappa

Share This