Commedia Comico-brillante in due atti in dialetto piemontese
di Secondino Triverio
Giorgio Perinetto, detto Giors, di mestiere fa il rigattiere ed il ferrovecchi presso un negozio-laboratorio in affitto in un cortile di un condominio in zona Porta Palazzo a Torino; vive di espedienti tra mille vicissitudini ed è pieno di debiti. Con lui opera un certo Melchiorre Garitola, detto Ciutin, un vecchio ladro che cerca di sopravvivere e naturalmente ha un discreto curriculum di furti e prigione. Entrambi si recano in villeggiatura in una pensione di montagna della Valle di Susa dove, oltre a loro, si trovano una moltitudine di personaggi che bene o male hanno vincoli di parentela. C’è Ernestina, moglie di Giorgio, la sua amica Carlotta ed altri personaggi con legami di amicizia tra di loro, Valeria, Carla, il Capitano Borla. E naturalmente i villeggianti, Casimiro e la sorella Miranda, il postino Pompeo, la vedova attraente Valentina, padrona della pensione, e la sua inserviente fedele Aurora. Improvvisamente giunge la notizia della morte di uno zio di Giorgio, zio Evaristo, celibe e senza figli. Un’eredità a cui partecipano anche le cugine Matilde e Luisa e per cui si chiederà consiglio al Notaio Morino, anche lui nella pensione di montagna, il tutto in un susseguirsi di scenette comiche ed esiliranti, con un finale a sorpresa.