Scritto e diretto da Stefania Barone Cabanera
Trattasi di una fiaba in chiave moderna, si potrebbe sinteticamente definire una dramatic comedy, dove tra le righe del racconto è possibile intravedere molteplici sfumature che oscillano dal divertente all’ironico, dal triste al drammatico, ma sempre con una chiave interpretativa che l’ascoltatore attento è in grado di percepire.
Attraverso un’accorta e sensibile osservazione è possibile evidenziare temi a sfondo morale che vanno dal bullismo (come quello della scuola delle principesse) alla discriminazione di genere (evidenziabile nel personaggio del figlio di Cappuccetto Rosso). Inoltre l’ostentazione della bellezza come principio di vita e distinzione sociale, alienazione, pregiudizio, evolveranno nel corso della storia in una ricerca di valori etici e universali che passano dal rispetto della diversità fino all’inclusione.
La storia è una versione moderna ed evoluta di alcune delle fiabe più belle che hanno caratterizzato la nostra infanzia, racconti celebri e conosciuti un po’ da tutti, tramandati di generazione in generazione attraverso una narrazione tratta dai libri o riprodotta in forma cinematografica.
Tra i vari protagonisti dobbiamo menzionare le belle Biancaneve e Cenerentola, oramai adulte e mamme sposate con i rispettivi principi azzurri, la strega cattiva e sua figlia, Cappuccetto rosso e suo figlio, ragazzo timido e introverso, ma con grandi ambizioni e il lupo cattivo, suo padre, definito tale non perché veramente un lupo, ma in quanto marito dai tratti caratteriali crudeli e indisponenti.
Tutti vivono nel paese di FELICI E CONTENTI e tutti ambiscono ad avere un ruolo di rilievo nella società, unico modo per non essere cacciati e derisi da tutti.
Attorno ad essi ruotano le figlie delle principesse, che un po’ per volontà e un po’ per obbligo sono alla ricerca di una vita sobria e brillante come quella dei genitori, i quali, consapevolmente o inconsapevolmente, tentano di introdurle nel loro mondo un po’ finto e ovattato, privandole di scelte libere che essi reputano improbabili, perché troppo lontane da ciò che veramente desiderano per il futuro della propria prole.
Le giovani donne frequentando la scuola delle principesse, studiano per diventare come le rispettive mamme in un susseguirsi di invidie reciproche, che lentamente si trasformeranno in amicizie importanti.
La loro insegnante, donna vanitosa quanto saccente, severa ma non equa nel suo approccio con le studentesse, rappresenterà un po’ l’ago della bilancia tra genitori e figlie. Sarà colei che traccerà i confini tra la realtà dei fatti e la frivolezza delle sue affermazioni, schierandosi spesso dalla parte dei più forti come Cenerentola junior, personaggio di spicco essendo la figlia di Cenerentola, quest’ultima consigliera del paese di FELICI E CONTENTI…
E così durante lo spettacolo conosceremo Biancaneve junior la ribelle, la dolcissima Neve sua sorella più piccola, Cenerentola junior la perfettina, la Bella Addormentata nel Bosco, che continua imperterrita a dormire come per distaccarsi dal mondo, la figlia della strega cattiva che ambisce a far diventare buona la mamma e il figlio incompreso e “diverso” di Cappuccetto Rosso.
Unico obbiettivo: poter vivere per sempre felici e contenti…. ma in che modo ?
La ricerca della felicità è solo legata all’apparenza delle cose o alla perseveranza nel raggiungerle, per soddisfare noi stessi e non chi ci circonda?
La risposta arriverà al termine dello spettacolo, nel frattempo ci sarà un susseguirsi di situazioni anche tristi, di isolamento e/o alienazione, di incomprensioni genitori e figli, di non accettazione delle differenze altrui.
Le ambizioni di padri e madri la faranno da padrona per quasi tutto lo spettacolo, in particolare mamma Biancaneve cercherà in ogni modo di farsi accettare dalla rivale mamma Cenerentola, per poter rimanere nel paese di Felici e Contenti. Pur avendo una famiglia che lei stessa definisce una vera vergogna, proverà in ogni modo a cambiare la sua situazione plasmando la figlia a sua immagine e somiglianza, pur senza nessun risultato.
Alla fine sarà la saggezza dei figli quella che farà la differenza, mettendo la parola fine ad un mondo frivolo con pochi valori e riportando la storia al suo significato più profondo: “non importa chi sei o cosa sei, da dove provieni o quali sono i tuoi sogni e le tue aspirazioni, per essere felici e contenti occorre solo una cosa …. il rispetto delle diversità altrui”.
Ingresso a offerta libera e consapevole
Info e prenotazioni 011 9377549
I fondi saranno destinati per l’acquisto di un automezzo per trasporti sanitari della CRI.