Testo e Regia di Rossana DASSETTO DAIDONE
Nata nel 1907 in Pennsylvania, Rachel Carson è stata una biologa marina, una ricercatrice e una scrittrice americana, nota soprattutto per aver ispirato con il suo libro “Primavera Silenziosa”, il primo movimento ambientalista moderno.
Questo monologo ci accompagna sulle sue tracce partendo proprio dalla sua casa di Southport Island, nel Maine, quel rifugio estivo che lei, all’inizio degli anni 50, si fece costruire dopo la pubblicazione del libro “Il mare intorno a noi”, il suo primo grande successo economico ed internazionale.
In questo cottage affacciato sull’immensità dell’Oceano e abbracciato dal silenzio del bosco, Rachel Carson ha scritto alcune tra le pagine più eloquenti dedicate alla Natura, invitando il lettore a focalizzare sempre l’attenzione sulle meraviglie dell’universo che lo circonda: “Meravigliarsi di qualcosa porta all’attenzione, alla cura di quel qualcosa. Genera protezione”.
Da questo luogo così intimo e ricco di ricordi personali, partiamo alla scoperta di un personaggio unico, forte e appassionato: una donna generosa e responsabile, sempre in bilico tra difficoltà economiche, lutti e problemi familiari, una scienziata determinata, coraggiosa e lungimirante.
Una scrittrice dalla penna ispirata e ribelle che nel 1962, dà alla luce “Primavera Silenziosa”, il libro con cui, dopo quattro anni di indagini e inconfutabili ricerche, denuncia gli effetti irreversibili causati dall’abuso di pesticidi e irrigazioni incontrollate del DDT sull’ambiente e sull’uomo, sollevando immediatamente una fortissima opposizione da parte delle industrie chimiche americane, a partire dalla Monsanto, preoccupate di vedere minacciati i propri interessi economici e politici.
Il libro diventerà immediatamente un successo mondiale ma lei subirà attacchi violenti e infamanti, anche personali, che la porteranno, nel 1963, a testimoniare davanti alla Commissione di inchiesta parlamentare indetta dal Presidente John Fitzgerald Kennedy.
“L’uomo è parte della natura e la sua guerra contro la natura è inevitabilmente una guerra contro se stesso” dirà durante uno speciale televisivo della CBS in cui verrà invitata a controbattere gli attacchi dei rappresentanti dell’industria chimica e del governo.
Rachel Carson morirà per un cancro al seno nell’aprile del 1964, poco prima di compiere 57 anni e, purtroppo, non riuscirà a vedere le importanti conseguenze del suo libro, prima tra tutte la messa al bando del DDT in Usa nel 1972.
Il suo costante impegno per la conservazione e la protezione delle risorse naturali hanno ispirato la creazione della Giornata Mondiale della Terra, celebrata da oltre cinquant’anni il 22 aprile e a cui prendono parte oltre 190 paesi.
Il Time, dopo averla a suo tempo offesa e derisa, nel 1999 la inserirà tra le 100 personalità più influenti del secolo, con Einstein, Freud, Rosa Parks e Martin Luther King.
Nel 2024 ricorre il sessantesimo anno dalla scomparsa di Rachel Carson, una donna che della Natura ha fatto la sua vera ragione di vita, una scienziata che, con il suo lavoro e il suo impegno, continua ad invitarci a diventare buoni amministratori della Terra che ci ospita.
Oggi più che mai.
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In scena:
FEDERICO SCARPINO
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