L’immaginazione di un uomo può diventare la vita di un altro, quando vita reale e finzione creativa si confondono sulla scena.
Un militare viene allontanato dall’esercito, la carriera distrutta dalle dicerie sulla sua presunta omosessualità.
Un amico lo porta sulla strada di un gruppo neonazista comandato da un’ambigua figura.
L’ambiente violento, razzista e omofobo non impedisce di sviluppare un legame molto più forte dell’amicizia. Basta un pomeriggio, perché nasca un’attrazione a cui non si può resistere.
Si è obbligati a fingere di accettare le leggi del branco. Tutto per sottrarsi all’occhio sempre vigile di chi comanda.
Un gioco che viola gli schemi e sbilancia gli equilibri.
Un gioco con regole mutevoli e che, nel bene o nel male, cambia la vita di chi ne è coinvolto.
Un gioco dal finale incerto.
Come la vita al di là di una finestra.