Durante la guerra in Bosnia, una tragedia dimenticata troppo in fretta, gli abitanti di Sarajevo si sono aggrappati alla poesia, all’arte, al teatro per sopravvivere all’orrore.
Sono stati i poeti a impedire l’arresto del cuore del mondo; loro hanno portato la voce dei distrutti oltre le mura, al di là del recinto di filo spinato del tempo.
Il nuovo spettacolo della compagnia Teatro Insieme parla di questo, della resistenza culturale alla distruzione praticata da un popolo che ha saputo, fuggendo dai coltelli e dalle granate, uccidere gli angeli che erano in loro continuando a restare angeli.