il solletico
pensieri, racconti, recensioni e appunti di viaggio nell’universo teatrale
Così come il solletico stimola una reazione,
questo angolo vuole essere un pungolo, una condivisione
che stimoli l’incontro, il confronto, la curiosità
di chi avrà la voglia di farsi… “solleticare”.
Visto:
17 Ottobre 2024
Teatro Magda Olivero Saluzzo (CN)
2.24 dueeventiquattro
Compagnia Primoatto APS di Saluzzo (CN)
e La Corte dei folli Aps di Fossano (CN)
di Pascual Carbonell e Jerónimo Cornelles
con Annachiara Busso e Corrado Vallerotti
Coaching Enzo Brasolin/Cristina Viglietta
Regia Pinuccio Bellone
Genesi 2:24
Perciò l’uomo lascerà suo … e sua ….m…e si unirà a ….. e saranno una sola carne
Metropolitana, viaggio senza tempo: due minuti e ventiquattro secondi.
Un tempo preciso ed infinito per scatenare picchi di un’altra vita, scomodando la propria, insoddisfacente, quotidianità.
Un uomo e una donna.Turbinio di passioni e sentimenti sconvolgenti, in risalto sulla scena asciutta, mentre la lancetta dei secondi affetta, divide e cataloga queste umane passioni.
Gli occhi puntati, i sensi accesi, scansare il peso di quel tempo, che sta succedendo a questi due?
Lo spettatore è travolto, rimanendo appeso, minuto per minuto, alla trama di questo testo magnifico e originale. Un dramma psicologico e psichedelico che Annachiara e Corrado hanno saputo raccontare, superando una grande sfida attoriale. I loro 30 anni di comunione artistica si vedono e sono un perno per la vittoria di questa prova, insieme al loro talento ed esperienza. Una regia sobria ed essenziale, ricca di dettagli e di commistioni, esalta il lavoro attoriale, riuscendo a servire la summa di questo testo, al pubblico, come un piatto di nouvelle cousine.
Il lavoro degli attori, del regista e dei coach, l’unione di Primoatto, de ,La Corte dei Folli e dei loro tanti talenti rendono questo spettacolo un’esperienza da non perdere.
Gli applausi non bastano per ringraziarli, per celebrare questo importante anniversario e per esprimere le sensazioni intime che lo spettacolo ci ha regalato.
Patrizia Aramu